Le imprese che devono affrontare la delicata fase del passaggio generazionale non si sentano sole. L’avvio di un periodo di transizione all’interno di un’azienda, favorito dall’ingresso di nuove leve alla sua guida, perché non venga vissuto come momento traumatico, ma diventi un mezzo per rivitalizzare la formula imprenditoriale, richiede impegno, pianificazione e risorse economiche.

Con il fondo “Nuove Iniziative d’Impresa “, la Regione Puglia sostiene l’accesso al credito e supporta sia le nuove imprese che quelle già esistenti da almeno sei mesi che si configurino come passaggio generazionale con contributi fino all’80% attraverso incentivi diretti, offerta di servizi e interventi di microfinanza. La misura, attiva da giovedì 17 febbraio 2022 con pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, prevede agevolazioni per l’avvio di nuove attività nella forma della microimpresa, con focus sulle categorie di soggetti svantaggiati con problemi occupazionali e coloro che hanno maggiormente patito gli effetti della pandemia da Coronavirus. Il bando è ancora attivo nel 2023.

Oltre 35 milioni di euro per supportare le compagini giovanili, le imprese femminili, le nuove imprese costituite almeno per i 50% da soggetti svantaggiati e le imprese turistiche. L’ammontare del finanziamento varia a seconda della composizione del gruppo di persone che intende avviare l’impresa: vengono agevolate le iniziative nella forma della microimpresa, con un finanziamento compreso tra i 10 mila ed i 150 mila euro, che arrivano a 250 mila euro per i passaggi generazionali, il rilevamento di imprese in crisi e le società cooperative costituite da lavoratori dipendenti di un’impresa confiscata. Potranno presentare domanda preliminare di agevolazione parenti o affini entro il secondo grado in linea discendente di un imprenditore che abbiano intenzione di rilevare l’azienda preesistente il ricambio generazionale. Tantissimi i settori interessati.

“Nidi” finanzia, infatti, le microimprese operanti nel manifatturiero (le attività agroalimentari sono ammissibili se l’impresa non effettua la prima lavorazione del prodotto agricolo); costruzioni ed edilizia; riparazione di autoveicoli e motocicli; affittacamere e bed & breakfast; ristorazione con e senza cucina; servizi di informazione e comunicazione; attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio; servizi di supporto alle imprese; istruzione; sanità; assistenza sociale non residenziale; attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco); traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere; attività di servizi per la persona; commercio elettronico (ammissibile esclusivamente per le Compagini Giovanili e per le Imprese Femminili; per questo settore, il programma di investimenti completo, organico e funzionale dovrà essere compreso tra 10.000 e 50.000 Euro).

Le agevolazioni sono costituite da un contributo a fondo perduto pari al 50% del totale degli investimenti agevolati; un prestito rimborsabile pari al 50% del totale degli investimenti agevolati (ridotto al 25% per Compagini Giovanili ed Imprese Femminili); per Compagini Giovanili ed Imprese Femminili un aiuto nella forma dell’assistenza rimborsabile pari al 25% del totale degli investimenti agevolati. Il Bando non ha una scadenza, trattandosi di un bando a sportello: i soggetti ammissibili potranno candidare la propria idea  fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per richiedere la concessione dei prestiti o dei contributi a fondo perduto NIDI Puglia è necessario presentare domanda preliminare esclusivamente in via telematica. L’istanza può essere inviata utilizzando l’apposita sezione web, disponibile sul portale Sistema Puglia. Per accedervi è necessario utilizzare le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Al termine dell’inserimento, il sistema rilascerà mail e ricevuta di conferma.

Nidi è uno strumento finanziario che sicuramente può agevolare una fase di per sé già delicata per un’azienda, quella del passaggio generazionale. Un importante segnale da parte della Regione. Un supporto significativo anche per combattere la disoccupazione. Un aiuto concreto per incentivare lo sviluppo delle piccole – medio imprese locali.

Gli imprenditori pugliesi non si sentano soli.

 

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